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Lotta chimica

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Normalmente, nonostante l’utilizzo di adeguate prassi di igiene e procedure di controllo non chimico, il controllo totale si ha solo con un accurato e selettivo utilizzo di prodotti chimici.

Il piano di attacco a questi parassiti include alcuni fondamentali passi:

  • informare il cliente su qual è la specie infestante ed il livello di infestazione. Non buttare sullo scherzo la questione: combattere gli scarafaggi non è uno scherzo, occorre far subito capire al cliente la “gravità” del problema;
  • esporre qual è il piano di azione. Occorre anche rassicurare il cliente sul tipo di prodotto che si andrà ad utilizzare, su dove si andrà ad applicarlo e su cosa occorrerà fare prima del trattamento (togliere gli alimenti, le stoviglie, ecc) e dopo il trattamento (pulizie, ecc.). Occorrerà inoltre informarlo sul fatto che per un po’ di tempo potrà vedere parassiti morti. Comunque bisogna rispondere a tutte le domande che verranno fatte: “professionalità” è la parola d’ordine;
  • non enfatizzare mai la durata dell’insetticida, esagerandone la persistenza. Non conviene dichiarare che il proprio insetticida è il migliore e dura mesi e mesi senza bisogno di interventi successivi. Occorre promuovere il concetto di monitoraggio e dell’utilizzo dei trattamenti solo quando siano necessari;
  • ribadire il concetto che è necessario avere libero accesso a tutte le parti dell’edificio;
  • preparare accuratamente la miscela utilizzando la dose esatta di insetticida, misurandolo con un cilindro graduato, evitando dispersioni di prodotto. Indossare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) A necessari ed entrare nel locale.
  • prestare particolare attenzione ai possibili rifugi vicino o in prossimità di zone calde, umide, con cibo o sporcizia e trattare preferibilmente le facce inferiori di tavoli, mensole, suppellettili. Non trattare e non soffermarsi sulle facce esposte delle macchine e degli arredi, perché sarebbe un’inutile azione vanificata dal lavaggio successivo della superficie.
  • adattare il trattamento al tipo di parassita e al tipo di ambiente.

Esistono problemi tecnici legati alla struttura soggetta all’infestazione ed al suo normale utilizzo.

Indice dei contenuti

Ristoranti

Sotto questo capitolo rientrano tutte le realtà che preparano i pasti (cucine industriali, servizi catering, cucine di ospedali, ecc.), nelle quali il controllo degli scarafaggi presenta notevoli problemi. Normalmente congestionate, le cucine dei ristoranti presentano delle serie difficoltà oggettive che sono causate dall’impossibilità di trattare molte delle superfici presenti. Fra queste ci sono tutte le superfici che servono per la preparazione degli alimenti, gli equipaggiamenti, i mobili contenenti alimenti o accessori (piatti, stoviglie, ecc.). Altro problema da non sottovalutare è il fatto che vi è una praticamente inesauribile rotazione di alimenti. Dalla mattina presto fino alla notte inoltrata gli alimenti e le materie Trattamento con spruzzatore manuale prime sono esposte.

Ospedali

Situati spesso in strutture vecchie ed obsolete, gli ospedali hanno come punto di partenza dell’infestazione, proprio la cucina centrale, da dove partono i carrelli portavivande infestati di blatte che poi si distribuiscono in tutta la struttura. Il vero problema però non è come si propagano gli insetti o la difficoltà di sopperire alle carenze strutturali, ma è rappresentato dai pazienti. Le persone debilitate da problemi fisici e che vivono 24 ore al giorno all’interno della struttura sono il vero fattore limitante al quale occorre far fronte.

Mezzi di trasporto pubblico

Aerei e navi hanno parecchie cose in comune: rimangono a terra pochissimo, sono pieni di cavità, pannellature e spazi nascosti difficilmente raggiungibili. Occorre quindi eseguire i trattamenti velocemente ed efficacemente e senza lasciarne traccia. Inoltre devono essere utilizzate sostanze che non siano aggressive nei confronti dei materiali utilizzati nelle strutture (soprattutto per gli aerei).

Un buon piano di lotta agli scarafaggi ha successo esclusivamente se nel momento in cui si interviene si conosce il parassita, il suo ciclo biologico e i suoi habitat preferiti. A prescindere dal tipo di insetticida che si andrà ad utilizzare, la regola fondamentale da seguire è quella di posizionarlo dentro o vicino i siti di annidamento. Il motivo principale è ottenere il massimo dal trattamento, in considerazione che, nei loro annidamenti, gli insetti stazionano tutto il giorno. Questa permanenza facilita la possibilità che l’insetto venga a contatto con l’insetticida. Altro buon motivo è il fatto che l’insetticida difficilmente verrà asportato dalle pulizie.

È importante ricordare che un programma di controllo condotto in modo adeguato deve prendere in considerazione attentamente la scelta sia dell’insetticida, che della formulazione da utilizzare. Queste decisioni sono basate su molti fattori come: le indicazioni riportate in etichetta, il tipo di superficie da trattare, le specie non target presenti (piante, acquari, ecc.), le preferenze del cliente ed eventuali insetticidi utilizzati in passato. Bisogna avere sempre presente che l’obbiettivo primario è controllare un’infestazione con il massimo livello di sicurezza per voi, per il cliente e per l’ambiente.

Tralasciando le particolarità dei principi attivi dei formulati entriamo solo in merito alla metodologia di lotta.

Altri metodi di lotta

Esche alimentari

Ispezione

Lotta non chimica

Monitoraggio