A differenza della processionaria, in mancanza delle setole urticanti le larve non determinano problemi di carattere igienico sanitario. Il danno che provocano è dovuto alla loro voracità, scheletrizzando intere piante se lasciate agire indisturbate. Per questo è importante effettuare una disinfestazione ifantria.
La strategia più efficace si avvale di una prima fase di monitoraggio e di asportazione dei nidi tagliando i rami contenenti le larve o distruggere i nidi con il fuoco.
La seconda fase prevede invece dei trattamenti larvicidi sulle larve giovani (<1,5 cm di lunghezza) a base di bacillus thuringiensis ssp. Kurstaki( Btk), innocuo per l’uomo e per gli animali.
Il trattamento avviene in prima mattinata o di sera per evitare che il prodotto si degradi al sole. Non si tratta se si prevede pioggia.
In situazioni di emergenza invece, quando l’attacco è particolarmente intenso, si utilizzano piretroidi naturali, meno dannosi per l’ambiente.