La lotta a questi infestanti è ardua. La precisa identificazione della specie di infestante e le relative tecniche di disinfestazione devono essere accurate e ben eseguite, altrimenti l’intervento darà risultati inefficaci. Scopriamo i metodi per effettuare la disinfestazione tarli e insetti del legno.
Decapatura: è una tecnica di eliminazione del legno rovinato in superficie, in modo che il legno sano emerga e in più consente di individuare eventuali elementi da consolidare o sostituire. L’obiettivo della tecnica è di far emergere il legno sano così da poterlo trattare.
Spazzolatura: si esegue dopo la decapatura. Serve per eliminare la polvere di legno dalle gallerie scoperte. L’obiettivo è di pulire il legno sano da polvere e rosura, per far penetrare la soluzione insetticida.
Iniezione (lotta chimica): introduzione ad alta pressione della soluzione insetticida all’interno del legno per mezzo di specifici fori adatti allo scopo. Una volta posizionati gli iniettori l’obiettivo è di creare una barriera tossica interna al legno capace di raggiungere o farsi raggiungere dalle larve in attività.
Spennellatura: tecnica che permette di bagnare la superficie lignea fino al massimo assorbimento per eliminare adulti e larve in prossimità della superficie e proteggere le strutture da futuri attacchi.
Atmosfera controllata: è un metodo basato sull’alterazione per un tempo definito della composizione dell’aria, mediante gas inerti (azoto o CO2), a contatto con l’oggetto del trattamento.
Gas tossici: utilizzo di formulati gassosi abbattenti per saturare completamente un sito.
Calore e Microonde: Con l’innalzamento della temperatura si interrompono i cicli vitali degli insetti portandoli alla morte, in tutti i loro stadi.
Interventi strutturali: chiudere eventuali accessi e riparare la struttura dai danni dell’infestante dopo il trattamento.
Lotta chimica: vengono fatte barrire chimiche con prodotti insetticida. Il formulato contenente una sostanza attiva ad effetto ritardato viene iniettato e spennellato:
Esche alimentari: sono esche alimentari formulato con IGR antichitinizzante con lo scopo di essere prese dalle termiti e portate alla colonia, sfruttando il comportamento detto “ Trofallassi” dove la termite operaia nutre gli altri individui della colonia, avvelenandoli. L’eliminazione della colonia è operata quindi dalle termiti stesse che involontariamente collaborano alla distribuzione del principio attivo.
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